EmanueleScarci.blog.Ilsole24ore.com – Via a Cantine Aperte, Valle dell’Acate unica azienda del Ragusano

Via da oggi alla 25esima edizione di Cantine Aperte, promossa dal Movimento turismo del vino. La manifestazione, che si tiene il 27 e il 28 maggio, unisce la cultura del cibo a quella del vino.

L’evento apre le porte a milioni di enoturisti e appassionati e permette di scoprire la cultura del vino direttamente nei luoghi di produzione. Oltre alla possibilità di assaggiare i vini ed acquistarli direttamente in azienda, è possibile entrare nelle cantine per scoprire i segreti della vinificazione e dell’affinamento. Tante le iniziative di cultura gastronomica ed artistica in programma.

In Sicilia, nella provincia di Ragusa, l’unica cantina ad aderire a Cantine Aperte è Valle dell’Acate.

Peraltro Gaetana Jacono Gola, regista della cantina ragusana, è entrata nel Consiglio direttivo dell’Associazione movimento turismo del vino Sicilia. “Il vino è cultura, convivialità, gioia – ha detto Jacono – e il suo futuro lo vedo sempre più legato al mondo del cibo: un binomio indissolubile che regala al viaggiatore un’esperienza unica”.

Gaetana Jacono eletta membro del Consiglio Direttivo del Movimento Turismo del Vino Sicilia

COMUNICATO STAMPA

Gaetana Jacono entra a far parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione Movimento Turismo del Vino Sicilia, presieduta dal Dottor Carlo Pietrasanta.

Titolare della Cantina Valle dell’Acate, la dottoressa Jacono Gola condivide gli obiettivi dell’Associazione che intende promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione, sostenere l’incremento del turismo nelle area a forte vocazione vitivinicola, qualificare i servizi turistici delle cantine e incrementare l’immagine e le prospettive economiche ed occupazionali dei territori del vino.

“Sono molto onorata della nomina – ha dichiarato Gaetana Jacono –  apprezzo molto l’impegno costante che da decenni il MTV porta avanti per promuovere la cultura del vino e accrescere l’immagine del settore enoturistico nazionale. Molto è stato fatto ma la strada e’ ancora lunga. Il vino e’ cultura, convivialita’, gioia  e il suo futuro lo vedo sempre più legato al mondo del cibo:  un binomio indissolubile che regala al viaggiatore un’esperienza unica”.

Donna Moderna – Mi è piaciuto

di Stefania Carlevaro

LA VELLUTATA CON LA STRACCIATELLA

Mozzarella, stracciatella, burrata, bocconcini, di bufala o fior dii latte in questa stagione sono una tentazione continua. Per preparare capresi, fare dei crostini, avvolgerli nel prosciutto, farli filare sulla pasta con le acciughe e i broccoli. A me piacciono tanto anche con le vellutate. Come quella di pomodoro, freschissima, che introduce all’estate e sa già di vacanze. Puoi servirla per una cena in terrazza e prepararla prima. Basta fare un soffritto leggero con olio extravergine d’oliva, 1 scalogno affettato sottile e qualche foglia di basilico e poi aggiungere 1 kg di pomodori San Marzano freschi a pezzettoni. Li cuoci per circa mezz’ora a fuoco dolce. Quando sono pronti, condisci con sale e pepe e frulli il tutto. Aggiungi un filo di olio e fai raffreddare bene la crema a temperatura ambiente Un cucchiaio di stracciatella al centro del piatto e la servi con un po’ di basilico.
Provala con un rosso siciliano, un Cerasuolo di Vittoria, Valle dell’Acate.

Visualizza l’articolo completo:
DONNA MODERNA

Winereality.com – I 35 vini siciliani più interessanti di Vinitaly 2017

L’edizione 2017 di Vinitaly ha visto una grande affluenza di pubblico, più presenze di operatori di settore e meno caos, finalmente la grande vetrina del vino italiano, per un preciso impegno di Verona Fiere, è risultata decisamente più professionale. Al palcoscenico veronese, rispetto a qualche anno fa, oggi è più difficile scoprire nuove interessanti aziende al debutto, chi sceglie di venire in fiera generalmente si è fatta già conoscere in altre occasioni minori.
La crescita qualitativa delle quasi 150 cantine siciliane presenti è evidente, anche se ancora mi è capitato di incontrare almeno tre realtà assolutamente improponibili sia per la presentazione dei vini, sia per la loro qualità.
E’ l’anno dei vini siciliani frizzanti, le aziende hanno scoperto questa semplice tipologia e tante nuove etichette hanno esordito proprio al Vinitaly, si producono bianchi autoctoni di ottimo profilo, anche se in alcuni casi la voglia di mettere in mostra vini freschi e non troppo alcolici ha spostato un po’ troppo la bilancia verso le parti dure ed alcuni vini risultano squilibrati e poco godibili.
Altra interessante novità la produzione di rossi di ultima annata tutto frutto, alcuni davvero di grande interpretazione. In generale i vini si mostrano sempre più varietali e meno omologati, c’è la tendenza a distinguersi nel bicchiere.

[…] Riconoscibile e di ottima fattura lo Zagra Grillo 2016 di Valle dell’Acate (Rg), le sfaccettature svariano dai sentori floreali di tiglio, ai fruttati di pompelmo, pesca bianca e salvia. Al palato alterna sapidità e freschezza agrumata.

Visualizza l’articolo completo:
WINEREALITY.COM

Il Sole24ore.com – Food 24 | Doc, sostenibilità, ospitalità

di Fernanda Roggero

Doc, sostenibilità, ospitalità: le nuove parole d’ordine del vino siciliano

Un vigneto da 100mila ettari. Oltre un milione e 700mila ettolitri di vino prodotti. Ventuno doc che lo scorso anno sono andate sul mercato con 42 milioni di bottiglie. un best-seller – il Nero d’Avola, che lo scorso anno negli Stati Uniti, principale destinazione estera, è cresciuto del 72%.
Sono i numeri del vino siciliano. un successo che dura da vent’anni, anche grazie alla capacità di fare sistema. Era il 1998 quando tre grandi protagonisti dell’enologia dell’isola – Diego Planeta, Giacomo Rallo e Lucio Tasca d’Almerita – fondavano Assovini.
Oggi l’associazione riunisce 76 cantine, che rappresentano più dell’80% del vino siciliano imbottigliato. Oltre 300 etichette di 49 di queste aziende erano in degustazione nei giorni scorsi durante Sicilia en Primeur. Nell’incantevole cornice dei giardini di Radicepura a Giarre si presentavano i vini dell’annata 2016.

Guarda l’intervista a Gaetana Jacono al minuto 8’10”.

Italian Grapevine – Name the Tune! Vinitaly 2017

[…] Mount Etna is nothing compared to the fire and energy of this Sicilian woman, Gaetana Jacono, who owns Valle dell’Acate (Sicily). Gaetana communicates a great passion for her land, her wine, her island, and does it all with understated class and elegance that is so exquisitely Italian. Speaking with her, one is reminded of that particular blend of strength and delicacy that you can find in Italian women; you’ll find it in this song too, the only Italian song of this soundtrack. It’s a love song, and it’s got soul. Listen, and you’ll see why this song represents the best of Italy, just like Gaetana!

Display the full article:
ITALIAN GRAPEVINE

Gazzagolosa.gazzetta.it – Vino e turismo: il progetto che cambia la Sicilia

di Daniele Miccione

E se per una volta, giusto per cambiare, provassimo ad essere ottimisti sulla Sicilia? Toccato il fondo del pantano politico e burocratico di un apparato regionale che non funziona, l’isola si gode un rimbalzo turistico, si rimbocca le maniche e prova a mettere in vetrina il meglio che ha: capitale umano e territorio. I segnali positivi arrivano da una manifestazione tecnica, poco conosciuta al grande pubblico, come Sicilia en primeur, che ha lo scopo di presentare alla stampa mondiale (quest’anno più di 100 giornalisti) la nuova annata.
In programma in questi giorni a Catania l’evento è stato lanciato nel 2004 da Assovini Sicilia, che raggruppa 76 aziende vinicole e rappresenta l’87% del vino imbottigliato nella regione.
La stampa – giornalisti specializzati sul vino ma anche più in generale sull’enogastronomia oppure sul turismo – viene divisa in gruppi di una decina di persone distribuiti su tutta l’isola. Giusto per capire quest’anno c’erano 8 tour disponibili: 2 sull’Etna, uno a Pantelleria, altri nel trapanese e così via. Ognuno con 6 aziende da visitare. L’obbiettivo primario è assaggiare il vino ma il corollario è la scoperta delle aziende, del territorio, della gastronomia. L’evento viene chiuso da due giorni di assaggi (300 vini in degustazione, alla cieca o secondo un percorso scelto dal giornalista) e incontri con i produttori.

Scroll to Top